sabato 24 dicembre 2011

17 Dicembre 2011 Colorati - Gialli 4-2


17 Dicembre 2011 Colorati - Gialli 4-2

Colorati – Gialli 4-2
Formazioni
Colorati
Piero, Jordan, Carlo, Franco, Sonny, Paolo M., Roby, Massimo C., Mohamed, Michele P., Paolo C. + Claudio (maglia rossa).
Gialli
Nando, Angelo (Paganin), Max, Nino, Claudio (Kite), Matteo, Daniel, Delio, Antonio, Luca, Marius, Vincenzo.

Marcatori
Michele P., Marius, Michele P., Vincenzo, Paolo M., Sonny.

Note
Portieri a rotazione in entrambe le squadre. Gialli in 12 per lungo tempo; nei Colorati entra, nell’ultimo terzo di partita, Claudio (maglia rossa). Terreno parzialmente allentato. A fine partita ha fatto la sua ricomparsa dopo un paio di anni di assenza Mario (Marian). Il romeno ha promesso di essere di nuovo dei nostri.


L’onda lunga dell’effetto serra ha le sue ripercussioni anche sui prati della Cascina del Sole. Tra scampoli di dialogo con l’amico Sonny in rigoroso Pidgin English e qualche battuta nell’italico idioma, Daniel butta lì un estemporaneo “..fa caldo..” Chi si sarebbe immaginato qualche lustro fa di udire siffatto favellare nelle nostre lande, a dicembre inoltrato, da parte di un africano? Rimanendo nell’ambito, soffia una brezza da nord che potrebbe far patire qualche meteopata; il tutto si acquieta poco prima dell’inizio della contesa.
I Colorati hanno nel reparto difensivo Piero, Carlo, Jordan e Franco. Quest’ultimo si concede le abituali licenze offensive. Sulle fasce operano Roby e Massimo C. Il centrocampo è completato da Mohamed e Paolo M. Michele P. – giocatore molto apprezzato dal sottoscritto per senso della posizione e duttilità – occupa posizioni avanzate con intuibili vantaggi per la compagine colorata. Punta per antonomasia, va da sé, Paolo C. Claudio (maglia rossa), entrato a partita iniziata da un po’, infoltirà la difesa.
I Gialli mettono insieme una retroguardia formata da Angelo (Paganin), Max, Nando e Nino. Si aggiungerà poi Claudio (Kite). Il centrocampo vede presenti Antonio, Delio, Matteo e Daniel. Il settore avanzato si compone di Luca, Marius e Vincenzo.
L’equilibrio della prima parte registra una prevalenza dei Colorati. Roby si trova in un paio di occasioni nei pressi della meta; al ragazzo difettano un pizzico di fortuna e un briciolo di freddezza. Si salvano i Gialli, senza però trarre troppo profitto dalle avvisaglie di sventure.
Una palla buona raggiunge l’area colorata e muore sul fondo, di poco. Da sinistra giunge poi un centro di Marius; sfera a pelo d’erba, dalla trequarti s’avanza Melgasc, sulla cui conclusione è meglio non dilungarsi troppo.
Marius va a cogliere Luca in buona posizione. L’arresto di sinistro e la successiva battuta di collo destro della punta farebbero la loro porca figura tra le pagine di un manuale di tecnica calcistica, a dispetto degli effetti nulli sul tabellino. Al taccuino – che gli sforzi dei contendenti non mancheranno di intasare via via, mettendo alla prova la solidità dell’apparato mnemonico dello scrivente – spetta invece registrare la saldezza di nervi dei Colorati. Il merito va ad Harmattan e a Paolo M., e alla assistenza, gradita, di Sonny e Franco.
Va al tiro Paolo M., ad un paio di metri dalla porta si materializza la fronte di Michele P.; la deviazione è secca, perentoria: 1-0.
Una buona manovra gialla trova Marius sul settore sinistro dell’area colorata: la posizione è invitante, il tiro non va a bersaglio.
I Colorati hanno sorte favorevole anche successivamente, quando vedono nascere una mischia nella propria area: il batti e ribatti è acceso ma rimane negli ambiti di regole e casistica.
Il mulinare di leve di Marius e Luca, la spinta di centrocampo e difesa: i Gialli la mettono sul fisico, poca concessione agli scambi, e a duetti a affini. I Colorati tengono il campo come richiesto dalla situazione, e lo fanno con battute più sicure.
Un traversone in area colorata raggiunge un settore parzialmente, e perigliosamente, lasciato libero da scarpe bullonate. Vi si getta Delio; la meta dista poco, la botta al volo di Melgasc finisce alta.
I più non notano un braccio di Angelo (Paganin) nell’area dei Gialli: il rigore sarebbe sacrosanto, ma la faccenda scivola via senza conseguenze.
Un cross da sinistra di Paolo M. trova la traversa.
Ennesimo lancio dalle retrovie, Luca si produce in una sponda. In corsa sopraggiunge Marius; il carpatico raccoglie l’appoggio e porta la sfera fino al bersaglio, senza interrompere la sua marcia se non sulla riga (o quasi) della porta avversaria. Roba da Vecchia Inghilterra: 1-1.
Un’altra mischia si genera dentro l’area colorata. È un pestar di biroli più intenso del precedente: con gesto atletico a sfidare i limiti imposti all’umano, Vincenzo riesce a indirizzare verso la porta: montante sinistro.
L’irreparabile, o quasi, succede subito dopo, nella parte opposta del campo. Daniel pasticcia nella zona arretrata dei Gialli, uno scalchignante settore sinistro della difesa ne prosegue l’opera. Minga aseé: Antonio (in quella fase in porta) abbandona (sciagurato, sciagurato) i pali. Recuperano i Gialli, e Michele piazzato vicino alla porta libera e spalancata sistema in rete: 2-1.
Ci prova Franco, da una improbabile fascia destra. Parrebbe defilato il terzino, ma il colpo è indirizzato come si deve: palo destro, in pieno.
Le sue autoreti han fatto la storia del calcio, roba spettacolare e materiale adatto a fornire linfa a parodie e inchieste federali. Se aggiungiamo che di nome faceva, sissignori, Comunardo abbiamo quadro epico e sublime. Per anagrafe e provenienza geografica, Sonny difficilmente ha sentito parlare del leggendario Niccolai, ma la sua deviazione di testa su un tiro dalla bandierina dei Gialli, e con perfetto gesto atletico, rimanda alle gesta del difensore del Grande Cagliari. Piero ben piazzato in porta evita l’irreparabile.
Un calcio d’angolo colorato trova la testa di Michele P.: il palo destro riceve un sussulto, la palla passa poco lontano dalla riga di porta; il portiere giallo sistema la situazione.
La contesa si accende. Le giocate non sono sempre per palati fini, ma indugiano più volte su tonalità oratoriane. Andando nel dettaglio, occorre sempre registrare migliore fluidità nel gioco colorato. Qualche colpo proibito si accanisce su Max. Pipes & Drums non manca di levare qualche lamento di troppo. “This mouth” (da che pulpito), pronuncerebbero Oltremanica: il centrocampista, va detto a onor di cronaca, non lesina, spesso e volentieri, contrasti sopra le righe.
Paolo C. si produce in un destro al volo; la coordinazione non è delle migliori, prima dell’impatto finale la punta del piede sinistro ha incrociato la sfera, bruttandone la traiettoria: la svirgolata è conseguenza inevitabile.
“Sacranom d’un sicilian dal lela”, impreca qualcuno dalle retrovie gialle. Il contrappunto è sottile e quasi beffardo. Il calcio d’angolo è opera, da annotare in ogni caso, di Luca: il panormitano schiaccia, inesorabile, in rete con il suo numero preferito – il colpo di testa, per quei pochi che non lo sapessero –; fa 2-2.
Giusto a questo punto farsi paladini di Vincenzo, da sempre degno di massima considerazione da parte dello scrivente. È punta pura e sopraffina il palermitano, come se ne vedono poche; la sua abilità di testa mette in difficoltà da lustri qualunque difesa: il senso della posizione e il tempismo rendono non di rado vane le contromisure. Purtroppo acciacchi vari ne limitano da tempo le prestazioni: l’augurio è che Vincenzo possa rimettersi al più presto.
L’equilibrio sudato dura un amen. Paolo M. tira da fuori. La palla supera una teoria di avversari. Tocca leggermente anche qualche caviglia? Prende una zolla maligna? L’interrogativo è destinato a rimanere, irrisolto, nel tempo; Nando, in porta, intercetta ma non trattiene: 3-2.
I Gialli non si arrendono. Una parata sul limite della porta fa pensare alla segnatura: tutto in regola, la sfera non è entrata.
Paolo C. gha mett la sciresa (per gli allofoni: piazza la ciliegina sulla torta). la serpentina è per la punta un classico, ma la posizione raggiunta è troppo laterale per indirizzare in porta; il centro conseguente becca Sonny. Il nigeriano sigla il 4-2.
Si continua senza particolari situazioni. Degni di citazione l’impegno dei Gialli, con scarsi risultati, e la barriera eretta da Jordan nell’area colorata.
Alla prossima
Matteo

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